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15 febbraio 2017

Proteggere, produrre ed esportare vino - il report dell'evento

Com'è andato il convegno del 27 Gennaio presso Agricola San Felice


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Fonte immagine: Image Line

Si è tenuto lo scorso 27 gennaio presso l’Agricola San Felice il convegno “Proteggere, produrre ed esportare vino”, organizzato da Image Line per parlare di Pan, difesa delle colture e comunicazione al consumatore nel settore vitivinicolo.

Un incontro tecnico in cui si è parlato di PAN e di come stia impattando il settore produttivo e in particolare quello vitivinicolo, che ha visto come protagonisti tutti gli attori della filiera, a partire dai produttori - erano presenti diverse aziende viticole e vitivinicole - a fianco dei vari consulenti che svolgono attività nell’ambito della difesa delle colture, e a chi si occupa della distribuzione.
Si sono alternati come relatori Mauro Coatti e Aride Poletti di Agrofarma-Federchimica, Maristella Rubbiani dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma e Ivano Valmori di Image Line.

Scarica qui le relazioni di Coatti, Poletti, Rubbiani e Valmori

Ma non si è esaurito qui: la parola è poi passata a produttori, distributori e consulenti con una tavola rotonda in cui si sono affrontati temi importanti come la fiducia nelle competenze altrui, la richiesta forte di semplificazione, l'approccio integrato e collaborativo alla sostenibilità, la valorizzazione Made in Italy, la corresponsabilità fra agricoltore, consulente, distributore.

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Entusiasta del risultato raggiunto, Valmori commenta a conclusione dei lavori: “Ritengo fosse la prima volta che in un unico tavolo si sono incontrati tutti gli attori della filiera: produttori e consulenti assieme a chi si occupa della distribuzione. Abbiamo cercato di capire come il Pan sta cambiando il modo di vivere la difesa delle colture. È stato un incontro veramente interessante perché ha permesso di mettere all’interno di un’unica sala circa 100 interlocutori”.
Nello scenario attuale diventa, infatti, fondamentale affrontare il tema della difesa delle colture non più come uno spettro che spaventa il consumatore, ma al contrario come un’opportunità per comunicare a chi acquista che “dietro al vino che beve, ai prodotti agroalimentari made in Italy c’è tutta una parte di consulenza tecnica, di conoscenza e di sicurezza che fanno in modo che il prodotto agroalimentare italiano sia il migliore al mondo”.
In quest’ottica allora si può fiduciosamente affermare che “Il Pan, con tutte le difficoltà tecniche, con tutte le difficoltà che ha nella sua applicazione rappresenterà un altro passo in avanti per la valorizzazione del made in Italy nel mondo”.

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Il convegno attraverso Twitter